In questi primi giorni di marzo sono state presentate le ipotesi per l’atteso piano PON Città Metropolitane che va dal 2021 al 2027. Si tratta di un progetto di unione e sostegno territoriale molto importante, realizzato dall’agenzia di coesione territoriale UE che prevede un interessante doppio binario tra una parte di fondi che saranno orchestrati dalla regia nazionale e il protagonismo delle singole città che avranno il compito di monitorare l’andamento dei progetti.
Il PON Metro è un progetto europeo con una governance multilivello, che si contraddistingue per una metodologia di lavoro comune tra enti differenti. Lo scopo del progetto è quello di offrire un miglioramento della capacità amministrativa degli organismi, attraverso uno scambio di buone pratiche e con la sperimentazione di modelli replicabili anche altrove. Si tratta cioè di un meccanismo virtuoso che prevede di replicare un modello che funziona anche in altre zone.
I due obiettivi principali del progetto sono:
In quest’ottica si concentra lo sforzo dell’UE di rafforzare la comunità dal punto di vista della sostenibilità ambientale. Ovvero l’idea è quella di incrementare la sostenibilità all’interno di una comunità intervenendo su:
Merita sicuramente un plauso la lettura della consapevolezza di come sia ormai risaputo il fatto che una maggiore sostenibilità possa essere ottenuta solo con uno sforzo a 360 gradi che abbraccia molti ambiti differenti.
Le aree periferiche sono quelle generalmente considerate marginali e disagiate, sempre più oggetto di un programma di riqualificazione urbana in ambito culturale e turistico. Sinonimo di un’Europa sempre più vicina ai cittadini, con l’intenzione di individuare grazie ai fondi PON Metro dei progetti territoriali che intervengono sulla rigenerazione urbana.
Questi progetti prevedono ad esempio:
Questa fase prevede di avvalersi delle risorse elargite dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) e quelli del Fondo Sociale Europeo (FSE). La precedente edizione del PON Metro aveva visto interessate anche 10 città italiane: Bari, Bologna, Genova, Firenze, Milano, Napoli, Roma, Torino, Venezia e Reggio Calabria e 4 città metropolitane individuate dalle Regioni a statuto speciale Cagliari, Catania, Messina e Palermo.
Il programma prevedrà 7 differenti ambiti di intervento:
Questa agenda programmatica dei fondi PON Metro dimostra in modo palese ed inequivocabile la volontà di proseguire con un programma che trova un esempio pratico e virtuoso nel caso Atri e nella sua gestione virtuosa. Nelle prossime settimane cercheremo di approfondire i risultati ottenuti con il progetto PON Metro nel periodo compreso tra il 2014 e il 2020.
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