Eurozona

Rolling Solar: un progetto europeo particolare

Rolling Solar” indica il nome di un progetto europeo che mira a realizzare infrastrutture in grado di rispettare l’ambiente. Per ora a quanto pare è ancora in via di sperimentazione nei Paesi Bassi, ma sembrerebbe essere una mossa vincente per ridurre l’inquinamento.

Grazie al progetto infatti diversi km di strade si doterebbero non solo di barriere che ridurrebbero il suono, ma anche di sistemi che producono energia rinnovabile.

 

 

Rolling Solar: di che cosa si tratta e quali sono gli obiettivi principali

Rolling Solar è un progetto europeo che per ora è in via di sperimentazione e ha come obiettivo principale quello di ridurre l’inquinamento ambientale. La rete di infrastrutture infatti in Europea è molto ampia, ma il progetto in questione sembrerebbe essere una buona soluzione per l’energia rinnovabile.

Quest’ultima infatti verrebbe prodotta proprio dalle barriere che si andrebbero a costruire su ogni infrastruttura. In questo modo, il tasso di inquinamento sarebbe ridotto. Per ora la sperimentazione riguarda i Paesi Bassi, dove infatti nelle maggiori strade sono presenti delle barriere particolari.

Queste non solo hanno il compito di contenere i rumori che provengono dal passaggio di veicoli sulle strade, ma anche quello di produrre energia pulita. Tutto ciò è possibile grazie alla presenza di pannelli solari modulari. La lista delle caratteristiche del progetto però non termina con gli elementi appena indicati.

 

Le altre caratteristiche del progetto

Tra gli altri elementi che caratterizzano il progetto poi vi è anche il fatto di voler rendere più accessibili economicamente le tecnologie che lo riguardano. Per adesso, ci sono tre tipologie di celle solari nei Paesi Bassi e vengono monitorate costantemente, per valutare gli aspetti positivi che potrebbero derivare dal loro uso.

Per quanto riguarda invece i costi, questi sono di circa 6 milioni di euro e tra questi, 2,8 milioni saranno forniti dai progetti di politica di coesione in Europa.

Va anche detto però che non mancano problematiche relative all’iniziativa. Molti fattori infatti sono ancora da definire. Per esempio Micahel Daenen, professore dell’Università di Hasselt, ha sottolineato che alcuni quesiti si devono ancora risolvere.

Tra questi, il fatto che non si è ancora stabilito chi debba essere il proprietario dell’energia che sarà prodotta. In più, non si è pensato a chi dovrà occuparsi della manutenzione dei pannelli. Per questo, alcuni elementi sono ancora in fase di definizione.

Senza dubbio però si tratta di un progetto innovativo, particolare, che può aiutare a produrre energia pulita e a ridurre l’inquinamento.

Giada Fiordaliso

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