L’economia, sia a livello nazionale che internazionale, risulta essere messa a dura prova dall’impatto negativo del Covid. Proprio in tale ambito, pertanto, a rivestire un ruolo particolarmente importante sono i vari interventi messi in campo dalle amministrazioni. In questo ambito si annoverano gli Aiuti di Stato approvati di recente dalla Commissione Europea. Ecco in cosa consistono.
In base a quanto si evince dal sito della Rappresentanza della Commissione Europea in Italia, quest’ultima ha di recente approvato un regime da 3,8 miliardi di euro. Questo messo a disposizione dall’Italia attraverso il dispositivo per la ripresa e la resilienza per la diffusione di reti gigabit ad alte prestazioni. Questo in zone del Paese in cui non attualmente non esistono.
Ma non solo, anche dove non sono previste reti in grado di fornire una velocità di download di almeno 300 megabits al secondo. Tale misura rientra in una strategia globale volta a rispondere alle esigenze dei cittadini e delle imprese nell’ambito della digitalizzazione del Paese. Ma non solo, darà il suo contributo a conseguire gli obiettivi strategici dell’Unione Europea relativi alla transizione digitale.
Sull’argomento è intervenuta la Vicepresidente esecutiva responsabile della politica di concorrenza, ovvero Margrethe Vestager. A tal proposito ha dichiarato: “Questo regime da 3,8 miliardi di EUR dello Stato italiano sosterrà lo sviluppo di reti ad alte prestazioni in zone che sono attualmente scarsamente servite in Italia“. Per poi aggiungere: “Esso consentirà ai consumatori e alle imprese di accedere a servizi Internet di alta qualità, contribuendo alla crescita economica del paese e garantendo nel contempo che la concorrenza non sia indebitamente falsata”.
Ma non solo, oltre al regime da 3,8 miliari di euro, la Commissione ha approvato anche altri Aiuti di Stato. Tra questi si annovera la proroga del regime di liquidazione ordinata per le piccole banche italiane. Entrando nei dettagli, sempre in base a quanto si evince dal sito della Rappresentanza della Commissione Europea in Italia, si tratta della proroga fino al 20 novembre 2022 del regime italiano di liquidazione. Quest’ultima ordinata per le piccole banche con attivi totali inferiori a 5 miliardi di euro.
Grazie al regime in questione lo Stato italiano ha la possibilità di sostenere la vendita di attività e passività di una banca fallita a un’altra banca. In particolare la Commissione ha constatato che la misura in questione risulta conforme alle condizioni stabilite nella comunicazione sul settore bancario del 2013 per regimi di liquidazione. Quest’ultima ordinata per le piccole banche, ad eccezione della soglia di bilancio di 3 miliardi di euro.
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