Valmozzola, Compiano e Albareto, questi sono i nomi dei tre Comuni di cui vi parliamo oggi all’interno della rubrica Filo d’Europa. Sono situati sull’Appennino Parmense, in un contesto paesaggistico incantevole ma nel contempo legato a problematiche dovute all’abbandono delle comunità montane e alla perdita dei servizi essenziali. Temi di cui abbiamo parlato anche nel nostro approfondimento relativo al sostegno dell’Ue all’agricoltura

Purtroppo però il fatto che questi luoghi siano molto belli, uno di questi ad esempio è inserito nelle guide che trattano cosa vedere in Provincia di Parma, non significa automaticamente che siano abitati e che la vita per chi resta in questi territori sia facile. Anzi tutt’altro. Ecco allora il motivo di questo articolo, questi tre Comuni sono uniti da una particolarità molto virtuosa: hanno ottenuto i finanziamenti UE con la cifra più alta pro capite.

Ovvero nel rapporto tra fondi stanziati e numero di abitanti sono quelli che hanno saputo ottenere di più. Che sia chiaro, ne avevano tutto il diritto e il nostro articolo vuol mettere in evidenza solo i loro meriti, visto che troppo spesso anche gli aventi diritto sembrano perdersi queste preziose occasioni. Vediamo allora nel dettaglio quanto il loro utilizzo è stato utile alla popolazione e al territorio.

Fondi ottenuti dal Comune di Valmozzola

Questo Comune che conta, secondo i dati del 2020, 517 abitanti ha ottenuto un importante finanziamento per un costo pubblico di 66 milioni di euro, almeno stando ai dati pubblicati da Open Coesione, con una media procapite di 113.885 euro e gran parte di questi sono stati destinati alla realizzazione della banda ultralarga. Un progetto molto importante su cui sta lavorando da tempo la Regione Emilia Romagna, con lo scopo di coprire tutte le aree cosiddette “bianche” e incrementare la produttività di questi territori.

Si tratta di un aspetto fondamentale perché davvero in grado di incentivare la produttività di un territorio e di renderlo maggiormente appetibile ad imprenditori o anche soltanto a persone che decidono di spostarsi in questo bellissimo territorio. Oltre a questo va precisato che Valmozzola ha avuto il merito di investire negli ultimi anni con determinazione sulla sostenibilità ambientale. Recentemente ha infatti concluso degli interventi che hanno permesso di realizzare:

  • un impianto fotovoltaico;
  • una centrale termica a cippato.

Grazie a questi interventi Valmozzola ha ottenuto un risparmio energetico significativo, rendendo il territorio autosufficiente energeticamente da fonti rinnovabili. Un traguardo davvero significativo per un Comune piccolo ma dalle grandi virtuosità.

Fondi ottenuti dal Comune di Compiano

Più diversificato ma non meno interessante è la situazione a Compiano, dove gli abitanti sono 1075. Il costo pubblico degli interventi è di 68,7 milioni di euro, con una media procapite di 60mila euro. Va però precisato che Compiano è un Comune “capofila” ma i fondi ottenuti interessano anche altri Comuni, come si evince dagli interventi realizzati, in corso e conclusi. Questi sono nello specifico:

  • manutenzione straordinaria delle strade comunali di montagna (intervento che interessa molti altri Comuni limitrofi);
  • innovazione tecnologica e strumentale per rendere maggiormente attrattivo il sistema produttivo;
  • ristrutturazione efficientamento edificio con destinazione ricovero anziani;
  • intervento di ampliamento e valorizzazione di una struttura ricettiva extra-alberghiera;
  • voucher di digitalizzazione per sostegno alle imprese.

Un insieme di interventi che denota un significativo sostegno al territorio, realizzato attraverso il giusto utilizzo dei fondi europei che, anche in questo caso, hanno generato ricadute positive su tutto il territorio. In alcuni casi gli interventi sono già stati realizzati, altri sono in corso e altri ancora in programma.

Fondi ottenuti dal Comune di Albareto

Albareto, con i suoi 2150 abitanti, ha ottenuto invece fondi per un costo pubblico di 134 milioni, con una media procapite superiore ai 60 mila euro per abitante. In questo caso i fondi sono stati ripartiti tra sette diversi progetti:

  • banda ultralarga;
  • installazione di impianti di rimozione del cromo da acque destinate al consumo umano;
  • rinnovo delle reti idriche;
  • manutenzione straordinaria della scuola primaria e secondaria;
  • messa in sicurezza delle strade comunali;
  • digitalizzazione per il sostegno alle imprese;
  • installazione di impianti fotovoltaici.

Anche questo terzo ed ultimo esempio mostra in modo evidente come i fondi UE possono assumere un ruolo determinante per il territorio e per il tessuto sociale. Non hanno infatti solo il merito di portare delle evidenti migliorie anche a territori apparentemente più disagiati, (solo nella mancanza di servizi ma non certo nella qualità della vita) ma si traducono in un sostegno reale alle imprese del territorio, anche mentre questi sono in corso di realizzazione. 

di Davide Bagnoli

Di Davide Bagnoli

Giornalista iscritto all'Albo dell'Emilia Romagna, collabora con varie testate ed è autore di due libri

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